Una delegazione della Famiglia Vincenziana alla 58° Commissione per lo sviluppo sociale delle Nazioni Unite

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Una delegazione della Famiglia Vincenziana ha partecipato la scorsa settimana alla 58esima Commissione per lo sviluppo sociale delle Nazioni Unite a New York. Grande la soddisfazione per un cammino iniziato nel 2017, allorquando la celebrazione dei 400 anni del carisma vincenziano segnò il punto di partenza decisivo per unire le forze nella lotta globale ai senzatetto.

Sulle orme del fondatore, San Vincenzo de’ Paoli, la Famiglia Vincenziana ha individuato in questa gravissima “piaga” sociale la necessità più impellente per fare fronte ad un bisogno non solo materiale, ossia quello di avere un tetto e un pavimento, ma quello più generale di una casa, un luogo in cui crescere una famiglia in sicurezza, un luogo di pace, ma soprattutto un luogo di appartenenza.

FamVin si è impegnata a perseguire questo obiettivo iniziando a fare parte di un gruppo di lavoro all’interno delle Nazioni Unite. Da sei realtà fattivamente impegnate si è arrivati  oggi a 41 organizzazioni che hanno unito i loro sforzi per portare il tema dei  senzatetto all’attenzione del giorno delle tematiche trattate dalle Nazioni Unite.

In circa 75 anni, le Nazioni Unite hanno menzionato molto raramente la parola senzatetto. La mancanza di una definizione univoca del problema ha fatto che gli Stati membri e le organizzazioni sovranazionali abbiano ignorato uno dei diritti fondamentali dell’umanità: il diritto alla casa. Ecco perché il gruppo di lavoro per porre fine ai senzatetto ha sostenuto instancabilmente di portare la questione dei senzatetto all’ordine del giorno delle Nazioni Unite. Frutto dunque di un cammino fatto di sforzi e molto impegno è il risultato che duriate questa 58esima Commissione i senzatetto siano stati messi all’ordine del giorno dall’ONU.

Questo è un risultato rivoluzionario che deve essere senz’altro sentito come la pietra miliare di un cammino che ha bisogno ancora di tantissimo lavoro ed impegno. Il punto fondamentale è che ogni Paese deve analizzare questo problema, definirlo e quantificarlo affinché si possa creare una politica adeguata per affrontare la lotta ai senzatetto all’interno di un paese. Il gruppo di lavoro nel corso di questi due anni ha da un lato steso un un progetto di risoluzione per gli Stati membri, dall’altro ha avviato delle partnership con le missioni degli Stati membri delle Nazioni Unite.  Questi due sforzi combinati hanno portato alla prima risoluzione tematica prioritaria delle Nazioni Unite di quest’anno: “sistemi abitativi accessibili e sistemi di protezione sociale per tutti per affrontare la lotta ai senzatetto”.

La definizione di un documento condiviso da tutti e da tutti firmato non è certamente la risoluzione immediata al problema dei senzatetto, ma è solo una modalità per iniziare ad affrontarlo su scala globale.

Degno di nota è il fatto che durante questa 58 esima Commissione ci sono stati più di 60 eventi collaterali organizzati e fortemente seguiti dalle ONG di tutto il mondo. Essi hanno consentito ai partecipanti di confrontarsi, approfondire tematiche, conoscersi e soprattutto comprendere che il cammino iniziato è ormai un cammino condiviso da molti e che questa Commissione per lo sviluppo sociale  ha avviato l’inizio di un movimento globale.

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