Palermo: nuove scoperte archeologiche nel cuore del Genoardo

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Interessanti rinvenimenti in seno alla campagna di scavi archeologici a Villa Napoli a Palermo dove è in corso il progetto di restauro della Cuba Soprana e della piccola Cuba finanziato dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana con fondi P.O. FESR 2014/2020.
Da queste nuove indagini archeologiche – che trovano precedenti nelle campagne del 1996/97 e del 2000/01 – hanno subito messo in evidenza come sia la Cuba Soprana che la piccola Cuba sorgano su preesistenti edifici dei quali è in corso la datazione: i giovani archeologi italiani e spagnoli, diretti da Lina Bellanca, stanno valutando la possibilità che queste preesistenze possano essere coeve ai due solatia o addirittura preesistenti (periodo islamico). Tra i primi reperti portati alla luce anche oggetti ceramici, carbone e scarti di cibo (solo per citarne alcuni).

La Cubula (detta anche “Piccola Cuba”) è un piccolo edificio a pianta quadrata (6x6m) e forma cubica, traforato su ogni lato da archi a sesto acuto decorati con fasce bugnate e sormontato da una cupola emisferica in stile arabo-normanno nel tipico colore rosato (peraltro accentuato dal restauro ottecentesco). È l’unico superstite della serie di chioschetti che punteggiavano il Parco del Genoardo.

Il padiglione, realizzato nel 1184 molto probabilmente da architetti fatimidi, si trova dove un tempo scorrevano le acque che alimentavano il lago Alberira ed era anch’esso situato all’interno del Parco del Genoardo, probabilmente collegata da una peschiera alla Cuba soprana (inglobata nel XVII secolo nella villa fatta costruire dal nuovo proprietario Carlo Di Napoli).
Per la sua particolare ubicazione, così immersa nel verde, la Cubula veniva spesso usata come luogo di riposo dal sovrano e dai suoi ospiti.

L’attività di scavo, che è iniziata i primi di settembre e si concluderà a metà novembre, si inserisce nel progetto di ricerca “Almunias medievales en el Mediterráneo: Historia y conservación de los paisajes culturales periurbanos” (ALMEDIMED), recentemente approvato dal Ministero per la Scienza e l’Innovazione spagnolo cofinanziata dal CSIC attraverso il progetto “Las fincas de las élites siculo-normandas (siglo XII): investigación arqueológica de la Cuba Soprana de Palermo”.
I dati raccolti durante la campagna di scavo hanno un’ulteriore valenza scientifica dal momento che serviranno ad arricchire e completare un ambizioso progetto di ricerca europeo da presentare nel prossimo programma quadro Horizon Europe per la cui elaborazione la Escuela de Estudios Árabes ha ricevuto un ulteriore finanziamento ministeriale e nel quale sia la Soprintendenza che l’Università di Palermo svolgeranno un importante ruolo.

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