Facebook di nuovo nei guai

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Facebook ora rischia la stretta del Congresso Usa su privacy e dati, dopo le rivelazioni della “talpa” Haugen: il colosso social media e i suoi affiliati andrebbero normati e limitati, “alla stregua di tabacco e oppioidi”, secondo la provocazione dello scorso martedì durante l’audizione in Senato della ex-dipendente di Menlo Park. Ciò potrebbe aprire la strada alla più grande regolamentazione di tutti i tempi per le “big tech” a stelle e strisce. La replica di Zuckerberg non tarda ad arrivare: «L’argomentazione che mettiamo sempre il profitto al primo posto è illogica: guadagniamo con le inserzioni, e gli inserzionisti ci dicono che non vogliono che i loro annunci siano vicini a contenuti dannosi o che incitano all’odio». Il fondatore ha poi passato la palla alla politica: «È tempo di creare regole standard per l’industria di Internet. Tuttavia non devono essere le società a occuparsene, ma il Congresso». All’ordine del giorno potrebbe tornare presto alla ribalta proprio il tema dei dati, per Facebook e per le altre big tech: ieri infatti, ad esempio, sul forum anonimo 4Cham è stato caricato un file da circa 130 gigabyte che includeva un’enorme mole di dati trafugati da Twitch, la piattaforma di live streaming di Amazon. La rivista online di settore VideoGameChronicles ha confermato l’autenticità dei dati, che dovrebbero essere stati rubati durante un attacco hacker a inizio settimana.

 

fonte: https://www.adginforma.it/author/telpress-italia/

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