Riparte Una vita da Social: la Polizia con i giovani per un uso consapevole del web

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Il truck con l’aula multimediale ormai simbolo di Una vita da Social riparte oggi da Bologna per l’avvio della nuova edizione, in presenza, della campagna itinerante della Polizia di Stato finalizzata a informare, sensibilizzare e prevenire i rischi che i più giovani possono incontrare vivendo in rete e sui social, promuovendone un uso consapevole nel segno della sicurezza.

Da Nord a Sud Italia, in un percorso di 73 tappe che arriverà fino a Taranto, gli operatori della Polizia postale e delle comunicazioni incontreranno di nuovo nelle piazze e nelle scuole italiane i ragazzi, i genitori, gli insegnanti, tutte le persone interessate a comprendere un mondo ormai immersivo per i giovani, sempre più ispirati da modelli e gruppi di riferimento variegati, variabili, spesso sconosciuti e non facilmente conoscibili da genitori, educatori e scuola, come dimostrano i dati della ricerca di Skuola.net per la Polizia di Stato.

Se da un lato rimane prevalente la sindrome da like – 1 su 3 dichiara che un proprio contenuto con poche interazioni produce effetti negativi sull’umore – così come la necessità di controllare commenti, condivisioni e like ai propri post – solo 1 su 6 dichiara di non farlo mai; solo il 56% è disposto a dare un giudizio positivo a contenuto postato da una persona che in genere non ricambia (il cosiddetto like4like), solo il 48% non ricorre al like “tattico”, ovvero messo al solo scopo di farsi notare – emergono anche comportamenti nuovi, come l’attivazione di profili fake, principalmente per controllare gli altri: il 28% del campione dichiara di averne uno oltre a quello “ufficiale”, il 5% è presente nei social solo con un fake.

Dati che mostrano quanto oggi i social siano sempre più parte integrante della vita di adolescenti e giovani, attratti dal fascino del virtuale, dal “brivido” dell’anonimato e della conseguente illusione di essere deresponsabilizzati delle proprie azioni virtuali, spesso a lungo soli sul web e a rischio di entrare in contatto con altri magari contagiati da modelli e comportamenti negativi se non illegali.

Per questo la Polizia di Stato torna a girare l’Italia con la IX edizione di Una vita da social, raccontata anche dal diario sull’omonima pagina Facebook, e ovviamente sugli altri social della Polizia che, con la campagna itinerante realizzata in collaborazione con il ministero dell’Istruzione nell’ambito del progetto Generazioni connesse, ha già raggiunto più di 2 milioni e mezzo di studenti, 220mila genitori, 125mila insegnanti, per un totale di oltre 350 città, 18.500 scuole, 132mila like sulla pagina FB e milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.

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