San Sergio I, il “Papa Santo” palermitano che introdusse l’ “Agnus Dei”

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Il più “famoso” dei papi siciliani è probabilmente San Sergio I. La famiglia di quest’ultimo era giunta a Palermo dalla Siria, nello specifico da Antiochia e si era stabilita nel capoluogo siciliano. Nel 650 circa nacque Sergio e proprio durante la sua infanzia venne mandato a Roma per aggregarsi alla schola cantorum del Laterano. Così, divenne sacerdote e ottenne una certa notorietà per il suo modo di gestire le chiese a lui affidategli.

Nel 687 però succede un fatto, muore Papa Conone ed è li che la vita dI Sergio cambia. Il collegio cardinalizio doveva dunque eleggere il nuovo pontefice ma vi era una forte diatriba tre due favoriti al soglio pontificio per tal motivo la scelta ricadde su Sergio che era visto come un uomo di fede e di studio. Sergio si trovò di fronte uno scenario che vedeva ancora la controversia tra imperatore e pontefice e proprio durante il suo pontificato, il popolo si ritrovò a fianco dell’esercito papale per protestare contro le tassazioni dell’imperatore.

A San San Sergio I, gli si devono altre attività di rilievo. Una delle tante è sicuramente la reintroduzione della diocesi di Aquileia (nel 700); istituì la consuetudine per i vescovi di recarsi a Roma per essere consacrati e introdusse nella Chiesa d’occidente la festa liturgica della Natività della Beata Vergine Maria, che si celebra l’8 settembre. Ma Sergio I verrà sicuramente ricordato per aver introdotto l’ “Agnus Dei” nella rito della messa. Morì l’8 settembre del 701 e venne sepolto nell’antica basilica costantiniana in San Pietro.

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