Coronavirus: La Cina soccorre l’Italia

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E se la banca centrale Europea non taglia i tassi, facendo precipitare le borse, l’Austria e la Slovenia chiudono le frontiere e gli Stati Uniti cancella i voli per e dall’Europa, la Cina dimostra grande sensibilità e generosità.
E’ Atterrato ieri in tarda serata, all’aeroporto di Fiumicino, l’aereo charter Airbus A350 della China Eastern proveniente da Shanghai con a bordo medici cinesi e forniture mediche per sostenere l’Italia.
Sono medici specializzati nella lotta al coronavirus: 6 uomini e 3 donne che conoscono bene cosa significa fronteggiare l’epidemia corona virus.
Il team è guidato dal vicepresidente della Croce Rossa cinese, Yang Huichuan e dal professore di rianimazione cardiopolmonare Liang Zongan, ospiti della Croce Rossa italiana.
Ma ci sono anche 9 bancali con ventilatori, materiali respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine e altri dispositivi sanitari inviati dalla Croce Rossa cinese a quella italiana.
La Cina si mobilita e non fa mancare i suoi aiuti concreti anche con raccolta fondi online, per aiutare l’Italia a fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Ed è il terzo team di questo tipo a partire dalla Cina dopo quelli inviati in Iraq e Iran.
Soltanto qualche settimana fa il sindaco di Torino Chiara Appendino ha annunciato l’arrivo di un carico di 2.600 paia di occhiali protettivi, donati dall’associazione degli ottici di Wenzhou. Ma anche mascherine, guanti e tute protettive.
Anche il popolo cinese, che ha vissuto e vive ancora adesso l’incubo corona virus, manifesta solidarietà per il nostro paese, attraverso foto e video d incoraggiamento nei social che fanno il giro del mondo.
È questo che l’Italia si aspetta dalla comunità europea per il momento difficile che sta attraversando e che purtroppo non sta risparmiando nessun paese al mondo. Adesso è il momento della responsabilità, della solidarietà e non di ostacoli, come affermato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Oggi gli aiuti e il sostegno concreto all’Italia arriva dall’estremo oriente, da un paese ancora molto provato eppure pronto a farsi prossimo e a mettere a disposizione la loro competenza.
E l’Italia per questo oggi ringrazia.
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