Vaticano: 38 nuove reclute della Guardia Svizzera Pontificia hanno prestato giuramento
2 min readSono gli angeli custodi del Papa e da lo proteggono da ogni tipo di pericolo e pongono la loro vita al servizio del successore di Pietro. Sono le Guardie Svizzere Pontificie, il piccolo esercito dello Stato della Città del Vaticano che da secoli ormai protegge il Santo Padre, basti pensar ad esempio al “Sacco di Roma” quando molte giovani guardie persero la vita per difendere lo Stato Pontificio dai Lanzichenecchi, mercenari tedeschi arruolati nell’esercito del Sacro Romano Impero Germanico.
Domenica 4 ottobre 2020, 38 nuove reclute hanno prestato giuramento in Vaticano, in un primo momento hanno partecipato alla Santa Messa presieduta dal segretario di stato, card. Parolin e nel pomeriggio il solenne giuramento nella suggestiva location del Cortile San Damaso. Il tutto ha avuto luogo con pochissime persone, solo i familiari delle nuove guardie poichè si è prestata massima attenzione alle disposizioni anti covid.
Papa Francesco ha precedentemente ricevuto le nuove reclute in udienza privata: “Il giuramento che farete – ha detto il Pontefice – dopodomani sia anche una attestazione di fedeltà alla vostra vocazione battesimale, cioè a Cristo, che vi chiama ad essere uomini e cristiani, protagonisti della vostra esistenza. Con il suo aiuto e con la forza dello Spirito Santo, affronterete serenamente gli ostacoli e le sfide della vita. Non dimenticate che il Signore è sempre al vostro fianco: vi auguro di cuore di avvertirne sempre la consolante presenza”. Ed infine: “Il mio augurio è che la vostra permanenza a Roma costituisca un tempo favorevole per utilizzare al meglio quanto di positivo questa città vi offre. Essa è ricca di storia, di cultura e di fede; cogliete pertanto le opportunità che vi sono offerte per potenziare il vostro bagaglio culturale, linguistico e spirituale. Il tempo che trascorrerete qui è un momento unico nella vostra esistenza: possiate viverlo con spirito di fraternità, aiutandovi gli uni gli altri a condurre una vita ricca di senso e gioiosamente cristiana”.