Rubrica: “I colori del mondo”… Il Colore della Ricchezza
3 min readUna delle più belle frasi di Leibniz: «Credevo di essere arrivato in porto, e sono stato rigettato in mare aperto». Cosa c’è di più bello? Ci si crede arrivati e poi ecco che ci si ritrova rilanciati in mare aperto.
Prendere il largo, dimenticare il momento che stiamo vivendo, ascoltare il vento che accarezza le vele e lo sciabordio delle onde sulla carena, AntoedEnri attraverso questo nuovo reportage, continuano a farci sognare ed innamorare del mare.
di AntoedEnri
Voglia di natura, semplicità, silenzi, del suono del vento e delle onde. Si riparte, in totale assenza di rumori, cosa che solo in barca a vela si riesce a fare; un paio di pontili dopo il nostro c’è un amico, sentiamo la sua voce, agita la mano, ci saluta, chiede dove siamo diretti, gli rispondiamo che “stiamo andando a conoscere nuove ricchezze”, ci augura buon vento e noi proseguiamo per la nostra rotta.
I lunghi silenzi durante la navigazione, il sibilo del vento ed il frangersi dell’acqua sullo scafo, la nostra immensa voglia di natura, queste sono soltanto alcune delle ricchezze che possediamo. L’acqua che troviamo una volta arrivati è la più bella e cristallina del mondo, i pesci ci raggiungono sotto bordo perché sanno che diamo loro da mangiare. Quando la sera chiudiamo gli occhi i colori continuano a riscaldarci, sono tanti e ci accompagnano nel riposo della notte. Sentiamo anche gli odori, come quello del gelsomino di Stromboli lì, lungo la discesa di casa Ingrid, forte ed intenso al punto da indicarci il cammino durante la notte, come fosse una torcia.
Al nostro risveglio il blu del mare nella caletta di Scopello, proprio sotto i Faraglioni, è così intenso che non lo distinguiamo dal cielo, se non fosse per tutti quei pesci che stanno lì, fermi ad aspettare, sono così tanti che quando ci tuffiamo ci girano intorno e sembra di stare all’interno di un tubo argentato.
Adesso prendiamo il tender ed andiamo alla scoperta di nuovi gioielli da aggiungere al nostro patrimonio e conservare dentro lo scrigno dei colori.
Le trasparenze degli smeraldi liquidi che si mescolano alle chiazze di zaffiro incastonate su montature fluide d’oro rosso, ci accolgono con un concerto di colori sotto il fondo del nostro tender, osservatorio privilegiato per questo tipo di attività.
L’eco dei gabbiani accompagna come spesso accade questo nostro meraviglioso lavoro e la posidonia ondeggia sotto di noi come fosse un tappeto di lana pregiata steso sul fondo del mare ad onorare la nostra visita.
Al termine delle nostre scoperte il rientro in porto é affidato ad un vento fresco di ponente che fa volare sull’acqua EUPHORIE a folle velocità, sulle creste argentate di giovani onde che si stendono come una tela di velluto tempestato di diamanti sotto un cielo terso di colore indaco.
La bellezza di queste immagini va oltre …….
Belli i luoghi, bella l ‘atmosfera, bella la pienezza della solitudine, bella la vicinanza con una natura che purtroppo è lontana da noi nei giorni e nei luoghi che abitualmente viviamo.
Dovremmo fare di piu
Ogni racconto di AntoeEnri viene dal cuore. Due amici meravigliosi che sanno renderci partecipi delle bellezze del mare che vivono
Grazie per questi vostri racconti illustrati, è sempre un piacere leggervi e immedesimarsi con voi attraverso foto e video.
Grazie anche per la citazione di Leibniz da tenere a memoria.
Buona navigazione