A Palermo una veglia di preghiera per le donne afgane

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La solidarietà verso le donne afgane non si ferma e si fa presenza, attraverso una veglia di preghiera, presso il sagrato della Cattedrale di Palermo domenica 19 settembre ore 18.45.

Un’iniziativa che nasce all’interno dalla “Aggregazione Donne per la Chiesa“, un gruppo spontaneo, che riunisce donne cattoliche impegnate attivamente nell’ambito diocesano e che testimoniamo con forza, una straordinaria esperienza di comunione, attraverso la preghiera.

“Con questa veglia – afferma Stefania Macaluso, dell’Aggregazione Donne per la Chiesa – desideriamo farci sentinelle della vita, pregando il Signore che faccia sorgere presto sull’umanità tutta il sole di giustizia, secondo il suo disegno per cui ha concepito gli esseri umani nella loro dignità di creature libere, uniche, inviolabili. Abbiamo scelto il sagrato della Cattedrale di Palermo perché luogo simbolico di cooperazione di popoli diversi per provenienza, storia, religioni, e perché monsignor Sarullo, parroco della Cattedrale, già in altre occasioni ci ha accolte con generosa disponibilità. A suscitare il desiderio di riunirci in preghiera è stato l’appello accorato che le donne afghane hanno lanciato al mondo.

“Si pensi all’appello della regista afghana Sahraa Karimi che chiedeva “Siate le nostre voci fuori dall’Afghanistan”. Ecco perché era necessario raccogliere questo appello e dargli eco. Un’ occasione per conoscere più da vicino le donne afghane, donne meravigliose: tenaci, forti, di grande sensibilità spirituale che nel loro paese hanno portato avanti un progetto di umanizzazione oltre che di civiltà.

Il titolo della veglia “ la donna che si è destata”, riprende i meravigliosi versi di Meena Keshwar Kamal tratti da “Mai più tornerò sui miei passi”. Tanto ci insegnano le donne afghane. Sono loro che stanno dando un messaggio di salvezza all’umanità, un messaggio che grida l’evidenza dell’ingiustizia. Con loro ognuna di noi è la donna che si è destata per unirsi a questo grido.”

La veglia di preghiera vedrà la presenza dei rappresentanti di altre confessioni cristiane e dell’associazione delle donne musulmane Fatima. La preghiera terminerà con un gesto concreto di solidarietà proposto dalle altre chiese cristiane.

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