Burri la poesia della materia

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La mostra alla Fondazione Ferrero di Alba – a cura di Bruno Corà, Presidente Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Alberto Burri – racconta un aspetto poco esplorato dell’attività artistica di burri, ovvero il rapporto tra la sua poetica e la poesia a lui contemporanea. tra tutti, quella di Giuseppe Ungaretti.

«Amo Burri perché non è solo il pittore maggiore d’oggi ma è anche la principale causa d’invidia per me: è d’oggi il primo poeta».
L’affermazione di Giuseppe Ungaretti, una delle voci oracolari più grandi del XX secolo, unita alle parole spese nel tempo per l’artista umbro da altrettanti celebri poeti, tra i quali Emilio Villa, Libero De Libero, Leonardo Sinisgalli, Pierre de Mandiargues e fino a Valentino Zeichen, aiuta a comprendere perché la nuova, attesissima mostra della Fondazione Ferrero, in collaborazione con la Fondazione Burri di Città di Castello, in fase avanzata di preparazione reca il titolo BURRI, la Poesia della Materia.

L’ampia rassegna di opere scelte tra il suo repertorio maggiore, a partire dal 1945 e con i primi “Catrami” (1948) e poi fino alle ultime opere “Oro e Nero” datate 1993, prossime alla sua scomparsa avvenuta nel 1995, è volta infatti a mettere in risalto come l’entità poetica non sia appannaggio esclusivo della scrittura in versi, bensì di ogni altro linguaggio dell’arte – dalla pittura alla musica – capace di portare alla luce l’essenza profonda della realtà.

La rassegna artistica sarà visitabile dal 9 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022.

Per informazioni e prenotazioni visita il sito: https://www.fondazioneferrero.it/

 

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