Termini Imerese celebra Solunto e Cartagine, ponte di cultura e bellezza

3 min read

Il Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato in collaborazione con l’Archeoclub Himera, sede di Termini Imerese, organizzano, domenica 30 aprile alle ore 10,30, presso il prestigioso sito diHimera, all’interno del museo “Pirro Marconi” a pochi passi dal suggestivo “Tempio della Vittoria”  un incontro dal titolo: “Solunto e Cartagine un ponte di culture.”

L’iniziativa prende spunto dalla lettura del libro di Roberto Tedesco dal titolo “Falaride e la terra del Mito”, edito da Spazio Cultura Edizioni, un romanzo storico ambientato nella Sicilia arcaica del VI secolo a. C., dove gli intrighi di potere tra aristocratici e le guerre per la conquista dei territori, diventano l’opportunità per la città di Akragas di controllare quasi tutta l’Isola meridionale. Il suo tiranno, Falaride, un uomo spregiudicato, ha deciso di estendere il proprio dominio anche nelle terre sotto il controllo di Himera al fini di intraprendere fiorenti scambi commerciali con le città che si affacciavano sul Mar Tirreno.

All’iniziativa di domenica 30 aprile, saranno presenti il Console A. I. di Tunisia a Palermo Nabila Hermi e l’Assessore  Regionale dei Beni Culturali e Identità Siciliana Francesco Paolo Scarpinato; il quale terrà un incontro con alcuni sindaci del territorio per informarli sui progetti che interessano l’intero parco archeologico di Himera, solunto e Iato.

La manifestazione è patrocinata dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana; dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali; dal comune di Termini Imerese, dal GAL Madonie e si avvale della preziosa collaborazione della Federazione Internazionale “Iter Vitis”.

Nel corso dei lavori si parlerà, infatti, del nuovo progetto di recupero dell’ex stazione ferroviaria di Buonfornello e dell’intervento di restyling dell’Antiquarium “Franco Minissi”, incastonato ai piedi del pianoro dell’antica città alta di Himera.  All’interno di questa struttura, realizzata nel 1971 e inaugurata nel 1984, sono esposti i più significativi reperti archeologici rinvenuti negli scavi di Himera e in altri siti dell’entroterra imerese. Questo spazio espositivo, articolato su 4 livelli, collegati da rampe, si sviluppa lungo un itinerario di visita che ripercorre le principali problematiche storiche e culturali della colonia greca. Dal grande Santuario di Athena sulla città alta, al cui interno vennero costruiti diversi edifici sacri, provengono i materiali scoperti nel Tempio A, tra cui spiccano l’eccezionale laminetta d’oro con “Gorgone in corsa” e le statuette bronzee di Athena.

“Sono perfettamente convinto“ dice il direttore del Parco archeologico di Himera, Solunto e Iato, Domenico Targia, insediatosi alla guida da alcuni mesi “che il rafforzamento del sistema di relazione tra l’attrattore culturale, rappresentato dal parco, e i territori circostanti, sono la strada maestra per aumentare gli sforzi a favore della conoscenza del sito che, per troppo tempo, è stato posto ai margini dell’attenzione del vasto pubblico.”

Sono previsti gli interventi del sindaco di Termini Imerese Maria Terranova; del sindaco di Campofelice di Roccella Michela Taravella; del presidente dell’Archeclub Himera Rosa Lo Bianco; dell’editore Nicola Macaione, dell’autore del romanzo “Falaride e la terra del Mito” Roberto Tedesco; del funzionario della Soprintendenza dei BB.CC.AA. Rosa Maria Cucco; del presidente del GAL Madonie Francesco Paolo Migliaccio; dal Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali Mario La Rocca e dall’Assessore Regionale dei Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato.

Durante i lavori è prevista una visita del sito a cura dell’archeologo del Parco Laura Di Leonardo.

“La bellezza della nostra isola è straordinaria” afferma il neo Dirigente Generale del Dipartimento Mario La Rocca “iniziative di questo genere che esaltano l’importanza dei luoghi che mirano ad avvicinare le nuove generazioni sono fondamentali. Ecco perché continueremo a investire, quanto più possibile, per la valorizzazione e fruizione dello straordinario mosaico delle bellezze architettoniche di Sicilia.”

“L’iniziativa è l’occasione per riflettere sullo sviluppo turistico e culturale dei territori” conclude l’assessore regionale Francesco Paolo Scarpinato “questo è sicuramente un obiettivo fondamentale per i parchi archeologici di Sicilia, in quanto attrattori culturali devono perseguire a favore delle comunità locali, al fine di innescare meccanismi virtuosi di collaborazione amministrativa e tecnica di sviluppo economico. La manifestazione mira ad rafforzare i legami culturali – un ponte di Culture – tra la Sicilia e la Tunisia un tempo lontano nemiche oggi insieme per costruire e rafforzare legami culturali duraturi nel tempo.”

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *