Palermo: avviato l’anno scolastico 2023/2024 all’Ospedale Di Cristina
3 min readHa preso il via l’anno scolastico 2023/2024 al Presidio Pediatrico “G. Di Cristina” di Palermo. Una cerimonia, quella di oggi, svoltasi alla presenza delle autorità e dei Direttori Generali dell’U.S.R. Sicilia e dell’Azienda Ospedaliera, cui hanno fatto seguito alcuni interventi illustrativi e la proiezione di un video sulle attività svolte dai docenti a favore dei piccoli degenti.
Agli alunni sono stati proposti Laboratori d’Arte durante i quali sono state realizzate due tele a tecnica mista ed una installazione da esporre all’interno del Nosocomio.
A seguire, il Direttore Generale dell’U.S.R., dott. Giuseppe Pierro, è stato accompagnato a visitare i locali nei quali il personale scolastico presta servizio ed il laboratorio musicale posto nell’aula Costanza dell’Ospedale.
La Scuola in Ospedale, che opera in Sicilia da più di vent’anni, vede impegnato personale dei vari ordini dell’Istruzione che – a seguito della firma di Protocolli d’Intesa tra le Amministrazioni Ospedaliere, i Dirigenti delle Scuole interessate e gli U.S.R. – presta il proprio servizio all’interno dei reparti Pediatrici, a favore degli alunni che vi si trovano in regime di ricovero.
Gli insegnanti – trasferiti a domanda – vengono amministrati da vari I.C.S. coordinati da una Scuola Polo Regionale.
Il lavoro del docente ospedaliero si pone l’obiettivo primario di colmare il vuoto didattico e relazionale provocato dall’ospedalizzazione, supportando i giovani pazienti mediante proposte di accoglienza ed una guida didattica personalizzata – in stretta relazione con le scuole di appartenenza – arricchita da attività laboratoriali e progettuali di diversa natura.
Attualmente, nel P.O. “G. Di Cristina” il servizio è esteso a tutti gli ordini e i gradi dell’Istruzione – dalla Scuola dell’Infanzia, alla Primaria, alla Secondaria di primo e secondo grado – e raggiunge circa un migliaio di studenti nell’arco di ogni anno scolastico, fornendo un significativo contributo alla lotta alla dispersione scolastica ed un supporto fattivo all’inclusione degli allievi che per svariate problematiche di salute si troverebbero loro malgrado posti ai margini del percorso di studi.