Da domani in libreria “Ti posso chiamare fratello?” il nuovo ritratto su Biagio Conte
2 min readFratel Biagio Conte, missionario laico, fondatore di opere di carità, credente capace di smuovere le coscienze, ha pregato, digiunato e attraversato in pellegrinaggio l’Italia e l’Europa intera, per sensibilizzare i cuori dei cittadini e delle istituzioni all’impegno per la pace, all’attenzione verso i più fragili, alla convivenza fra i popoli. Ha lasciato la vita terrena il 12 gennaio 2023, dopo una malattia affrontata con la forza, la fede e la speranza con cui ha sempre vissuto. Le sue battaglie non violente hanno lasciato un segno, un’eredità per la Chiesa e per la società tutta che non va dispersa, ma custodita e valorizzata. Quando a Palermo si dice “Biagio Conte” non si indica solo quel “piccolo servo inutile” dagli occhi azzurri illuminati dalla fede, bensì un punto di riferimento per l’universo dei derelitti, un luogo di accoglienza per gli scartati della terra, un posto in cui la speranza non muore, perché per tutti c’è una seconda possibilità. «Sbracciati e datti da fare» è il motto di chi varca i cancelli della Missione di Speranza e Carità, tre comunità principali a Palermo con altri satelliti in tutta la Sicilia, fondate in luoghi condannati all’abbandono per decenni, edifici a cui è stata donata una nuova vita al servizio del territorio.
Alessandra Turrisi e Roberto Puglisi tratteggiano la vita di Biagio conte che “ha sempre profumato dì Vangelo”
“Non è stato facile, per niente – spiega Alessandra Turrisi – Personalmente ho sentito tutta la responsabilità di raccontare un uomo straordinario nella verità. Ho temuto di essere inadeguata. Poi mi sono detta: Biagio avrebbe avuto fiducia in me, in noi. E l’ho sentito accanto in questo percorso. Questo libro è il dono che io e Roberto abbiamo voluto fare a fratel Biagio, a don Pino Vitrano, ai tanti amici della Missione, a Palermo. Lo abbiamo fatto a modo nostro, con gli strumenti che conosciamo e grazie ai quali Biagio è entrato nella nostra vita alcuni decenni fa: la scrittura, il racconto, le storie. Tutti i diritti saranno destinati alla Missione.
Grazie all’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, per la generosa prefazione”.