Bambino morto in aereo: “Ciao piccolo eroe, sognavi l’Europa e una vita migliore…”

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Non conosciamo il tuo nome, ne la tua storia ma sappiamo che ti sei imbarcato di nascosto su un aereo, un Boeing 777 Air France, proveniente dalla Costa d’Avorio, per raggiungere Parigi.
In volo tutto solo verso l Europa, in cerca di una vita migliore, tu piccolo eroe, non sei sopravvissuto a quel viaggio.
Le custodie del carrello di atterraggio, dove hai cercato riparo, non erano né riscaldate né pressurizzate e a 10.000 metri d’altitudine, la temperatura arriva fino a -50 gradi…. questo tu che hai solo dieci anni non potevi saperlo. Sei morto al freddo e al gelo. Non riesco ad immaginare cosa devi avere vissuto.
Imbarcarsi di nascosto su un Boeing, superare le barriere fisiche della sorveglianza, i controlli…ma come avrai fatto ?
Come è stato possibile che nessuno si sia accorto di te, un piccolo eroe?
Ce lo siamo chiesti un po’ tutti dopo avere letto questa tragica notizia. Penso si chiami forza, coraggio voglia di sognare e ti viene quando non riesci più a vivere nella condizione in cui ti trovi. Quando quello che lasci è nulla rispetto a quello che speri di trovare. Pensare che questa forza l’abbia un bambino di dieci anni, per noi e per i nostri figli che viviamo tra comodità e sicurezze è qualcosa di immaginabile.
Il nostro piccolo eroe è arrivato morto all’aeroporto Charles de Gaulle, era decollato da Abidjan, Costa d Avorio, martedì sera per atterrare poco dopo le 5 di mattina a Parigi.
Quelli come lui li chiamiamo semplicemente “clandestini”. E lui da clandestino è vissuto ed è morto.
Per me sei stato un piccolo eroe che ha creduto in un sogno…durato il tempo di un “volo”.
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