Mons. Calogero Peri è risultato positivo al Coronavirus

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Nella serata di ieri 2 aprile, la diocesi di Caltagirone ha fatto sapere a mezzo Facebook che il vescovo Mons. Calogero Peri è stato ricoverato all’Ospedale “Gravina” di Caltagirone poiché in questi giorni avrebbe accusato alcuni sintomi influenzali. Sempre ieri, la diocesi ha fatto sapere che le sue condizioni sono stabili e che sono stati già eseguiti esami clinici e radiologici tuttavia pochi minuti fa è stato diramato un comunicato ufficiale dove si legge che Mons. Peri è risultato positivo al tampone del Covid-19.

Il comunicato

II Vescovo di Caltagirone e risultato positivo al tampone per Covid-I9. Le sue condizioni di salute sono stabili. I sanitari dell ‘Asp di Catania hanno già preso accordi con il segretario del Vescovo per ricostruire la catena dei contatti in modo da contenere la possibilita del contagio.

CALTAGIRONE: Nel pomeriggio di ieri 2 aprile, il vescovo di Caltagirone Calogero Peri, accusando sintomi di tipo influenzale stato ricoverato all’Ospedale “Gravina” di Caltagirone. Nella mattinata di ieri, su richiesta del medico di medicina generale del presule, i sanitari dell’UO di Igiene pubblica di Caltagirone hanno sottoposto il vescovo al tampone per il Covid-19, per il quale risultato positivo. Sempre nel pomeriggio di ieri al Pronto Sotorso dell’Ospedale, lo staff ha eseguito esami clinici e radiologici e, in reparto, è stata iniziata subito la terapia. Le condizioni di salute di mons. Peri sono stabili.

“Vogliamo aggiungere, alla voce della Diocesi e della Città di Caltagirone, anche il nostro messaggio di affetto e di solidarietà a mons. Peri, del quale apprezziamo la grande umanità e attenzione verso i più fragili e agli ammalati – dichiara la Direzione aziendale dell’Asp di Catania – Siamo sicuri che, anche in questa circostanza, mons. Peri sara un’affidabile guida spirituale per tutti gli operatori e per i pazienti”.

Mons. Peri aveva avvertito i primi sintomi, quaIche giomo fa, all’indomani della visita al cimitero della città. Solo qualche giomo dopo, lo scorso 29 marzo a causa del malessere persistente aveva rinviato a data da destinarsi, e in via precauzionale, l’Atto di Affidamento a San Giacomo, patrono della Città e della Diocesi di Caltagirone. Il vicario generale della Diocesi don Gianni Zavattieri tiene a precisare che oggi, venerdì di Passione, Papa Francesco ha esortato a vivere con Maria l’esperienza del dolore come retaggio della nostra condizione umana. In questo periodo nel quale ne stiamo sperimentando la sgradevole pesantezza, affidiamo alla Madre Addolorata la nostra vita, assumendoci con umiltà e pazienza la “nostra parte”, La prossimità della Pasqua, ormai vicina illumini la nostra fatica.

In comunione col Vescovo e coi fratelli provati (che sono una folla ancora molto numerosa) imploriamo il coraggio di stare “iuxta crucem”, perchè e da quell’albero discende come frutto la Forza della certa Risurrezione. Il vescovo ieri sera nella chat del clero diocesano ha lanciato anche un messaggio: “vi ringrazio della vostra vicinanza, del vostro affetto e sopmttutto della vostra preghiera. Vi chiedo anche la cortesia di farvi portavoce presso le vostre comunità del mio ringraziamento per la preghiera e l’affetto che mi fanno pervenire. Sono nella stanza e in attesa dei risultati hanno inziato la terapia. Vi terrò informati per quello che saprò sull’evoluzione del decorso ospedaliero. Facendo la volontà di Dio teniamoci uniti nella preghiera”. I sanitari dell’Asp di Catania hanno già preso accordi con il segretario del Vescovo per ricostruire, così come prevedono le procedure, la catena dei contatti in modo da contenere la possibilità  del contagio.

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