Coronavirus: Mons Calogero Peri è guarito, negativo anche il secondo tampone
4 min readIl vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, è guarito dal Coronavirus. Così don Gianni Zavattieri, vicario generale comunica alla diocesi la notizia: “Carissimi, apprendiamo con grande gioia che il Vescovo domani – domenica del Buon Pastore! – sarà dimesso e tornerà a casa, essendosi concluso il doloroso percorso della sua battaglia contro il Covid-19.
Un tempo pieno di sofferenze, angosce e paure che lo hanno provato nel corpo e nell’ anima lo hanno anche temprato nello spirito. La gioia di tutta la Comunità è dono per noi e auspicio beneaugurante per quanti, tra i nostri fratelli, stanno ancora vivendo il loro incubo e il loro calvario, insieme ai loro familiari e amici. A noi il compito di restare saldamente a fianco di chi ha bisogno di conforto, aiuto e solidarietà. In questo tempo difficile, che perdura, nonostante i segnali positivi che stiamo sperimentando, ci aiutino a valorizzare saggiamente questa tremenda esperienza. Il prezzo che stiamo pagando è molto severo e pesante, ma la gioia del Signore ancora una volta sia la nostra forza per ribadire l’impegno di credere e fidarci del suo Amore. L’abbraccio di tutti al nostro Pastore e la sua benedizione ci accompagnino nel cammino che con Lui riprendiamo rinfrancati e disposti a spenderci in modo più intenso per il bene della nostra Chiesa, della nostra gente e di quanti in Italia e nel mondo hanno bisogno di continuare a lottare e Sperare”.
“Formuliamo i nostri migliori auguri a mons. Peri per la sua guarigione – dichiarano i vertici dell’ASP di Catania: dott. Maurizio Lanza (direttore generale), dr. Antonino Rapisarda (direttore sanitario), dott. Giuseppe Di Bella (direttore amministrativo) – La comunità calatina, tutti noi, attendevamo questo momento. Le sue parole ci hanno raggiunto anche dal ricovero in Ospedale, illuminando questi giorni. Vogliamo anche ringraziare il dr. Bonfante e tutti gli operatori dell’area Covid del “Gravina” per il loro infaticabile e competente lavoro”. “Ci ha mostrato un modo diverso di vivere la malattia e il tempo della guarigione – afferma il dott. Bonfante – sempre con il sorriso, l’incoraggiamento per tutti, la pazienza. È stato un paziente modello, la sua compagnia un dono, le sue parole la porta della speranza. Gli auguriamo una buona convalescenza e un buon rientro a casa, sicuri che presto tornerà alla sua missione”.
Le prime parole del vescovo dall’Ospedale “Gravina”, dove era stato ricoverato il 02 aprile u.s. richiamano i tanti incontri di questo lungo percorso: “Vorrei esprimere la mia gratitudine e la mia riconoscenza veramente a tutti, in modo personale e dicendo grazie direttamente ad ognuno. Mi dispiace di non poter riportare il nome di ciascuno. A partire dagli operatori del 118 con cui sono arrivato in ospedale, alla dottoressa e agli infermieri del pronto soccorso, a chi ha eseguito la tac e poi a ciascuno degli angeli in bianche vesti del reparto Covid-19 dell’ospedale Gravina di Caltagirone. Proprio tutti: iniziando dagli ausiliari, infermieri, operatori sanitari, medici e al direttore dott. Salvatore Bonfante. Ad ognuno dico il mio grazie riconoscente e commosso per quello che ha fatto, per come lo ha fatto, e soprattutto per quello che è stato per me in questo mese e per ciascun paziente. Grazie ai miei fratelli vescovi, grazie ai presbiteri, grazie a tutto il popolo santo di Dio di questa Diocesi, e grazie a coloro che, anche da lontano, mi hanno manifestato il loro affetto, mi hanno accompagnato con la loro costante preghiera. Alla fine, ma non per ultimo, voglio dire grazie a Dio per questa malattia, per questo tempo in ospedale, per questa esperienza che, sebbene dura e pesante, mi ha dato tanto. Mi ha dato di tutto! Mi auguro di conservare per sempre questo insegnamento. Lo vorrei fare come Maria che ci insegna a custodire ogni cosa meditandola nel nostro cuore, per potere, come Lei, rimanere vicini al suo figlio Gesù dalla nascita fino alla croce. Porto nel cuore la sofferenza di quanti nel buio e nella solitudine lottano ancora contro questo virus, sapendo cosa si prova e cosa si teme. Accompagno nella fede e con
la preghiera quanti non ce l’hanno fatta e sono morti, pure privi di affetto e di conforto. Ci consoli la luce della risurrezione e la certezza dell’amore di Dio, che tutti ci accompagna, ci consola e ci accoglie”.
Da domani mons. Peri inizierà un tempo di convalescenza e, poi, potrà ritornare pienamente al suo servizio di pastore delle anime a lui affidate.