Maggio: “mai nessuno torna a casa uguale a prima di partire”

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Per tutti coloro che sono andati in pellegrinaggio a Lourdes gli sarà sicuramente capitato di ricevere domande del tipo: raccontami, com’è Lourdes ? Che aria si respira ? È vero che accadono miracoli ? Beh, sono tutte domande legittime che meritano chiaramente risposta anche se quasi sempre, questa è sempre una: non saprei spiegartelo, dovresti andare per capirlo!

In effetti andare in pellegrinaggio a Lourdes è come partire sapendo di andare a trovare qualcuno che amiamo e che ci attende con ansia anche se poi siamo noi stessi in ansia perché non vediamo l’ora di arrivare e percepire quanto ci hanno raccontato. Partire da pellegrini è già di per se un fatto bello perché in quel viaggio riponiamo tante speranze ma partire come barelliere o sorella d’assistenza dell’U.N.I.T.A.L.S.I (Unione Nazionale Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) è una cosa ancor più emozionante.

La giornata inizia presto, si prendono le ultime cose da mettere in valigia, ci si prepara, pranzo e via tutti alla stazione centrale di Palermo dove al nostro arrivo siamo colti da un’immensa gioia, quella di rivedere i tuoi fratelli e sorelle in divisa che ti abbracciano e ti sorridono. Poi arriva il secondo incontro, quello con gli ammalati che fremono dalla voglia di salire su quel treno con addosso un carico di speranze e sogni ben riposti nel loro cuore. Ultimi preparativi sul treno e via: si parte, Lourdes ci aspetta! Ci sono poi i giovani volontari che sul treno (e non solo) si danno un gran da fare per assicurare il vettovagliamento a tutti, ammalati e pellegrini. Ci sono i sacerdoti e gli assistenti spirituali che celebrano la Santa Messa e il Santo Rosario a bordo di una carrozza adibita a cappella per poter pregare e celebrare.

E così dopo due giorni di viaggio si arriva alla meta tanto desiderata: Lourdes! Tutti giù dal treno, inizia una settimana intensa di pellegrinaggio. Quali sono le tappe per un pellegrino o un volontario che arriva nel paese dei Pirenei ? Le attività sono diverse e di certo la prima tappa è il saluto a Maria nella grotta di Massabielle, lì vedrete la sorgente e la famosa statua di Nostra Signora di Lourdes, un’esperienza da non perdere. La Grotta è il luogo dove, nel 1858, sono avvenuti eventi eccezionali. Poi si fa visita alle fontane del Santuario, alimentate con acqua proveniente dalla Grotta delle apparizioni, sarà come rispondere all’invito della Vergine Maria: “Vada a bere alla sorgente”. Una delle domande più frequenti è questa: cosa succede quando fai il bagno nelle piscine ? La risposta non è facile ma se scendete in una vasca riempita con l’acqua proveniente dalla sorgente che sgorga nella Grotta delle apparizioni, vivrete un’esperienza unica al mondo, provare per credere.

Altra attività è quella di partecipare ogni giorno, insieme a tutti i pellegrini di Lourdes, ad una marcia in onore di Gesù Cristo presente nel Santissimo Sacramento e poi la sera, alle ore 21,00, impossibile non  cantare l’Ave Maria di Lourdes con i credenti di tutto il mondo durante la celebre fiaccolata. Il 14 agosto 1983, papa Giovanni Paolo II, alla fine della processione della sera, disse: “In questa notte tranquilla, vegliamo. Preghiamo. Non più segretamente, ma come un immenso popolo in cammino al seguito di Gesù Cristo risorto, illuminandoci reciprocamente, guidandoci a vicenda ”.

I giorni passano e gli occhi degli ammalati diventano lucidi come quelli dei volontari che impiegano tutte le loro forze per non fargli perdere un solo momento delle magnifiche giornate che si passano al Santuario. Tra essi infatti si crea una sorta di magia che li avvolge e li accompagna assieme alla Grotta dove se apriamo bene gli occhi e il cuore, possiamo vedere miracoli che si avverano. Arriva così il giorno della partenza, un momento triste ma felice perchè in cuor nostro sappiamo che un giorno ritorneremo e sarà bellissimo come la prima volta perché: “Lourdes è il luogo dove si scorge quella luce che riflette quel mondo e che proviene dalla Grotta di Massabielle. Luogo di incontro ancora oggi di uomini e donne ognuno con la propria storia di umanità e sofferenza, che non smette mai di credere”.

Ecco perché mai nessuno torna a casa uguale a prima di partir…

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