Al Teatro antico di Taormina va in scena Cavalleria Rusticana con un cast d’eccezione
3 min read![](https://www.improntamagazine.it/wp-content/uploads/2020/09/1280px-Cavalleria_Rusticana_-_Santuzza_and_Turiddu_outside_the_church-1024x788.png)
Ancora un grande evento nell’ambito della quarta edizione del Mythos Opera Festival, consolidata rassegna operistica curata dal sovrintendente Gianfranco Pappalardo Fiumara con la direzione artistica di Nino Strano. Il 7 settembre, alle ore 21, nell’incantevole Teatro antico di Taormina, andrà in scena Cavalleria Rusticana, il melodramma in un atto di Pietro Mascagni. L’evento è organizzato in collaborazione con la Regione Siciliana ed il Parco archeologico di Naxos, con i patrocini del Ministero dei Beni Culturali, di Rai World, del consolato ucraino in Italia e del comitato Pietro Mascagni. L’opera, per le ormai note restrizioni dovute al Covid-19, andrà in scena in forma concertata. Al centro delle vicende, tratte dall’omonima novella di Giovanni Verga, il tormentato amore tra Lola e Turiddu, la prima sposata a compare Alfio ed il secondo promesso sposo di Santuzza. Una storia di travolgenti passioni, gelosie e vendette, destinata a concludersi tragicamente. Ad interpretare Santuzza e Turiddu saranno due grandi artisti della scena internazionale: il soprano Giovanna Casolla ed il tenore Piero Giuliacci. “Santuzza è un grande personaggio, lo paragono alla Tosca – spiega il soprano Giovanna Casolla – E’ una donna di grande temperamento e passionalità, che ama il proprio uomo ed è gelosa di Lola. E’ un ruolo che mi ha dato veramente dei grandi successi in tutto il mondo. E mi vanto di aver ricevuto a Palermo il premio Ester Mazzoleni proprio per questo ruolo, che interpretai nel ’95. Ma il mio debutto è stato a Catania con un grande regista che si chiamava Aldo Mirabella Vassallo, che era palermitano. E chi meglio di lui poteva istruirmi sul personaggio di Santuzza. Sono sempre felice di interpretare questo ruolo e di collaborare con il Mythos Opera Festival”.
![](https://www.improntamagazine.it/wp-content/uploads/2020/09/Giovanna-Casolla-2-1-300x300.jpg)
Una grande emozione anche per il tenore Giuliacci. “Ho interpretato molte volte questo ruolo ed ho avuto la fortuna di ripeterlo più volte anche con la signora Casolla, che è una grande artista – racconta Piero Giuliacci – Il ruolo di Turiddu mi piace molto perché è sanguigno, giovanile, cosa che ancora io mi sento dentro. E poi è sempre bello cantare al Teatro antico di Taormina, dove sono stato più volte e dove torno sempre con una certa emozione, perché fa una certa impressione sapere che quelle mura hanno ascoltato grandissimi artisti, tra cui anche Enrico Caruso e Beniamino Gigli, l’orgoglio della nostra patria. Sono molto felice di questo invito del Mythos Opera Festival perché è sempre un grande piacere tornare in Sicilia, la mia regione preferita”. Il mezzosoprano Elena Kanakis vestirà i panni di Mamma Lucia, il baritono Alessio Quaresima Escobar quelli di compare Alfio ed, infine, il mezzosoprano Clementina Regina sarà Lola. A dirigere i solisti ed il coro Katane, diretto da Carlo Palazzo, sarà il maestro Philip Nuzzo, direttore d’orchestra con un’importante carriera internazionale.