Nuovo DPCM: si alle Messe con il popolo, distanziamento e mascherina obbligatoria
3 min readi apre un nuovo scenario per quanto riguarda la gestione della diffusione del Covid19. In queste ultime settimane abbiamo infatti assistito ad un aumento esponenziale dei positivi, seppur in maggioranza asintomatici, il contagio non si ferma e per tal motivo il governo ha emanato un nuovo DPCM per fronteggiare quella che viene già definita “Fase 4”.
Cosa cambia nelle celebrazioni
Per quanto la celebrazione delle Messe, queste ultime vengono consentite purché venga assicurato il distanziamento e vengano obbligatoriamente indossate la mascherine. Ad occuparsi di ciò, saranno dei volontari che avranno il compito di far osservare le regole ai fedeli contingentando le entrate direttamente all’ingresso dell’edificio liturgico. A tal proposito, il nuovo testo recita così:
“Il legale rappresentante dell’ente individui la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, pari a un metro frontale e laterale. L’accesso alla chiesa resta contingentato da volontari e/o collaboratori. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di persone consentite si consideri l’ipotesi di incrementare il numero di celebrazioni liturgiche. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche siano tenuti a indossare mascherine”.
Le parole di Papa Francesco
Ieri 4 novembre, Papa Francesco durante la consueta udienza generale del mercoledì, tenuta nuovamente all’interno della biblioteca ha così dichiarato: “Purtroppo siamo dovuti tornare a questa udienza in Biblioteca e questo per difenderci dai contagi del Covid, questo ci insegna pure che dobbiamo essere molto attenti alle prescrizioni delle autorità, siano le autorità politiche che le autorità sanitarie per difenderci da questa pandemia. Offriamo al Signore questa distanza tra noi, per il bene di tutti e pensiamo, pensiamo tanto agli ammalati, a coloro che entrano già come scarti, pensiamo ai medici, agli infermieri, le infermiere, ai volontari, a tanta gente che lavora con gli ammalati in questo momento, che rischiano la vita ma lo fanno per amore, la loro vocazione, per amore al prossimo. Preghiamo per loro”.