Ordine di Malta: tutto pronto per l’elezione del nuovo Gran Maestro, il 7 e l’8 si riunisce il Consiglio

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Eletto il nuovo Delegato Speciale, l’ Arcivescovo Silvano Maria Tomasi già Osservatore permanente alle Nazioni Unite di Ginevra e collaboratore con il Dicastero per lo sviluppo umano integrale, presenzierà al giuramento del nuovo Gran Maestro dell’Ordine di Malta. L’elezione avviene a seguito della morte dell’ultimo Principe e 80° Gran Maestro, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto avvenuta a Roma 29 aprile scorso, a seguito di questo triste evento, secondo l’articolo 17 della Costituzione, il Gran Commendatore, Fra’ Ruy Gonçalo do Valle Peixoto de Villas Boas ha assunto le funzioni di Luogotenente Interinale ed è rimasto a capo del Sovrano Ordine di Malta fino all’elezione del nuovo Gran Maestro.

L’elezione

Tutto pronto dunque per questa nuova elezione che avrà luogo a Roma all’interno della Villa Magistrale dell’Ordine, una delle sedi istituzionali del Sovrano Ordine di Malta. La Villa gode del diritto di extraterritorialità, garantito dalla Repubblica italiana. Chi potrà essere eletto ? Per quanto riguarda la costituzione dell’Ordine, quest’ultimo segue un retto e preciso protocollo. “Tra i Cavalieri Professi – si legge sul sito dell’Ordine – con almeno dieci anni nei voti solenni se ha meno di 50 anni di età; nel caso di Cavalieri Professi con oltre 50 anni di età, ma che siano stati membri dell’Ordine per almeno dieci anni, sono sufficienti tre anni nei voti solenni. Inoltre, per potere diventare Gran Maestro il candidato deve anche avere i requisiti nobiliari previsti dall’Ordine per i Cavalieri d’Onore e Devozione. Attualmente, i candidati eleggibili sono 11″.

Il nuovo Gran Maestro

Dopo l’elezione, il nuovo eletto dovrà subito confermare o meno la sua elezione e subito dopo l’elezione, la persona eletta dovrà comunicare il risultato al Papa tramite una lettera portata in Vaticano dall’Ambasciatore presso la Santa Sede. Infine presterà giuramento che lo legherà fino alla morte e secondo la Costituzione, quale Sovrano e Superiore religioso, il Gran Maestro deve dedicarsi pienamente all’incremento delle opere melitensi ed essere d’esempio per tutti i membri nell’osservanza religiosa.

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