“Termini Imerese, la città della focaccia”
4 min readNell’ambito della III° edizione della “Sagra della Favazza termitana” è stato programmato un convegno dal titolo “Termini Imerese, la città della focaccia”, sabato 30 novembre alle ore 18,30 presso il Circolo Stesicoro (Corso Umberto e Margherita n.68, Termini Imerese).
La Civitas Splendidissima e il suo secolare bagaglio gastronomico: è questo il filo conduttore dell’incontro che ha per protagonista la favazza. Un alimento semplice ma dall’identità straordinariamente longeva che affonda le radici nelle vie della città di Himera, dove si preparavano succulenti focacce, come testimoniano recenti ritrovamenti archeologici.
L’apertura del programma è stato affidato Eugenio Di Stefano (Presidente del Circolo Stesicoro) a quale seguiranno le relazioni di valenti cultori quali Nando Cimino (cultore di storia e tradizioni siciliane) intitolata “L’Immacolata tra tradizione e fede”, quella di Michele Maciocia (progetto “Cotti in Fragranza”) dal titolo “La focaccia del riscatto” e quella di
Alfonso Lo Cascio (presidente regionale BCSicilia) dal titolo “Cibo e tradizione: opportunità e percorsi per uno sviluppo turistico”, moderate da Rosario Ribbene (giornalista e saggista).
Il convegno è inserito nel ricco programma della Sagra della Favazza Termitana 2019, anticipandolo, nel tentativo di affinare il profilo identitario di questa immancabile pietanza che impreziosiva ‘a nuttata ra Maronna.
Un piccolo tempio del gusto costituito da un impasto alto, soffice, pronto ad ospitare un sontuoso condimento costituito da una gran quantità di pomodoro, cipolla, caciocavallo, acciughe salate, origano e olio extravergine. Non solo una elaborazione gastronomica dunque ma anche una macchina del tempo capace di far balzare i palati indietro nel tempo, supportata da una stratificazione culturale che, a ritroso, parte dalle teglie e dai forni contemporanei, attraversa la seconda metà dell’Ottocento – ricordando il buon Giuseppe Pitré che nel 1889 colloca la la fucaccia, fuaccia, fucazza, fuazza, fuazzu tra le “Paste molli e Schiacciate” – sfiora il Medioevo – con le possibili influenze dei navigatori genovesi in questa cittadina del palermitano – e va diritta alle focacce che tra la fine del sesto secolo avanti Cristo e l’inizio del quinto avvolgevano con il loro aroma la mitica Himera.
Non immaginazione ma realtà, documentata dalla campagna di scavi realizzata dall’università di Berna, grazie alla convenzione con il polo regionale di Palermo per i parchi e i musei archeologici, che, a partire dal 2012, ha riportato alla luce alcune aree sacre che verranno indagate ulteriormente nei prossimi anni. Quest’ultima ricerca si è concentrata in uno degli spazi con tre altari dove si svolgevano i riti legati a funzioni religiose e alla preparazione e conservazione del cibo.
E chissà se proprio l’immenso Stesicoro – poeta lirico – e gli altri illustri cittadini himeresi (alcuni dei quali atleti vincitori dei giochi Olimpici) ebbero a gustare le fumanti focacce preparate proprio tra nel vano adibito a dispensa per derrate alimentari – vino, frumento, acqua, olio tirato fuori dalle sapienti mani degli archeologi.
Molti fornelli, marmitte e pentole che fanno supporre siano stati utilizzati per la preparazione di pizze e focacce per un numero elevato di persone che frequentavano il santuario. I cibi venivano cotti nei cosiddetti forni a campana e su alcune piastre. L’alta presenza di contenitori d’acqua (hydrie) e la vicinanza di una probabile falda acquifera simboleggiava inoltre non solo “una fonte di vita, ma soprattutto un elemento purificatorio obbligatorio per l’entrata nel santuario”, affermano gli studiosi.
Per noi ignari contemporanei addentare la favazza significa gustare l’ebbrezza di un vero e proprio palinsesto gastronomico. Questo almeno è, in prima istanza, l’intento che ha mosso gli organizzatori del convegno.
Non resta che coinvolgere tutti i sensi in questa rassegna del gusto e della tradizione non solo siciliana ma trans-isolana che si perde nella notte dei tempi.
Tutti i dettagli e il programma dell’iniziativa sono reperibili sulla pagina https://www.facebook.com/favazzatermitana/.